Il Comune di Roccabianca è situato nella zona settentrionale della Provincia di Parma.
Dista circa 30 chilometri da Parma, il suo territorio si trova a 32 metri sul livello del mare. Roccabianca è una zona d’acqua, estesa in quel lembo di pianura alluvionale alla destra del “Grande Fiume” (il Po), racchiusa tra i torrenti Stirone e Taro.
Ne sono pure testimonianza i nomi di alcune delle sue frazioni: Stagno, Fossa, Rigosa e Fontanelle, a cui si aggiunge quello di Ragazzola.
Caratteristica borgata di lontane origini romane, Roccabianca ha per simbolo la monumentale “Rocca” quattrocentesca eretta da Pier Maria Rossi per l’amata Bianca Pellegrini. Di fronte al Castello si apre l’antica “Piazza del Mercato”, oggi Piazza Minozzi, settecentesca struttura a portici con pianta a ferro di cavallo. Sulla piazza a fianco (Piazza Garibaldi) si affaccia la Chiesa Parrocchiale dedicata ai Santi Bartolomeo e Michele, risalente al XVI secolo e restaurata nel XVII.
Roccabianca ha dato i natali a Francesco Luigi Campari, storico autore di “ Un castello del Parmigiano attraverso i secoli”, pubblicato a Parma nel 1910 e a Giovanni Voltini, pittore e scenografo, singolare artista giramondo, che partito dalla sua terra, arrivò prima a Napoli e poi a Buenos Aires, ritornando poi a Parma nel 1913 per le Celebrazioni Verdiane, collaborando al Teatro Reggio alle scenografie di “Un Ballo in Maschera” e “Aida”.
A Sud del Capoluogo si trova Fontanelle, ridente paesino che si snoda lungo un ombroso viale di tigli che arriva alla chiesa dedicata a San Martino di Tour, eretta nel XVI secolo, ampliata poi nel XVIII. Qui furono battezzati importanti personaggi quali Giovannino Guareschi, scrittore e cantore della Bassa che ha fatto conoscere a tutto il mondo questa terra intrisa di forti passioni e grandi cuori; Giovanni Faraboli, sindacalista e fondatore delle prime cooperative agricole, paladino dei poveri e della gente di campagna; Pietro Bianchi, giornalista e critico cinematografico, fine conoscitore del mondo del cinema; Luigi Marchesi, pittore ed incisore dell’ ‘800 con le sue famose vedute di Roma e gli interni di chiese e sagrestie.
A Nord Ovest del Capoluogo, a ridosso del fiume Po, si incontra Ragazzola, un piccolo paese nel cui territorio il ponte sul grande fiume (ponte Giuseppe Verdi) congiunge la riva parmense a quella cremonese. Di interesse la Chiesa dedicata a San Pietro, edificata nel XVII secolo e la “Corte delle Giare”, ultimo possedimento dei Pallavicino.
A Nord, stretto in un abbraccio quasi materno dall’argine maestro del Po, sorge Stagno, antico paese il cui paesaggio è caratterizzato da pioppeti, saliceti e suggestivi scorci sull’acqua del Fiume. La sua chiesa, dedicata ai Santi Cipriano e Giustino, custodisce opere del ‘Seicento e del Settecento. Nativo di Stagno è Remo Gaibazzi, pittore, incisone e pregevole caricaturista. Fossa, paesino agricolo a Nord Est del Capoluogo, è aggregato all’antica chiesa dedicata a Santa Maria Assunta, edificata nel 1696-97. Anima silente del Comune di Roccabianca è comunque il Po. Ora pigro e quasi assonnato, ora maestoso, ora impetuoso e terribile, sa affascinare chi ama la natura: il guizzo di pesci argentei, i fagiani e le lepri che animano il folto dei boschi, i tartufi nascosti negli argini, i funghi che nascono dalle ceppaie delle gaggie e dei pioppi. E quando dalle sue acque si levano le prime nebbie, si possono apprezzare scorci, prospettive e suggestioni che difficilmente si possono essere scordarti.